Libero arbitrio

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Il libero arbitrio è un concetto filosofico e teologico secondo il quale ogni persona ha il potere di decidere gli scopi del proprio agire e pensare, tipicamente perseguiti tramite volontà, nel senso che la sua possibilità di scelta ha origine nella persona stessa e non in forze esterne. 

Amo queste due parole insieme e adoro possederlo. Le costrizioni sono un peso ingombrante da portare, sia fisicamente che mentalmente, ma non è sempre possibile decidere in totale libertà, senza suggestioni esterne, perché viviamo in una comunità: tante teste, tante opinioni.

Il libero arbitrio è un periodo che se la passa male, lo vedo maltrattato e schiacciato da un moltitudine di situazioni difficilmente affrontabili.

Risorgerá come la fenice? Solo il tempo ce lo dirà!

Nel frattempo che aspettiamo la rinascita cerchiamo di tenerci allenati, e prendiamo decisioni non facendoci travolgere dal volere altrui. Pensiamo di più con la nostra testa, reagiamo al torpore cerebrale che avvolge questi anni.

Mi capita spesso di pensare agli influencer: com’è possibile che il mio stile nel vestire, nell’acconciatura, nel pensare venga solo minimamente influenzato da qualcuno che nemmeno conosco?

Per me resta un mistero.

Siamo esseri pensanti, no? E allora usiamo il cervello senza bere tutto come oro colato.

Capisco le mode, capisco il make-up, ma il resto dovrebbe essere potere decisionale dell’individuo.

Ogni post che leggo trovo sempre nei commenti chi si schiera da una parte o dall’altra senza realmente informarsi: …solo perché l’ha detto Tizio o Brunilde.

A forza di non far girare le rotelline autonomamente, queste si bloccano.

Non c’è più quel profumo di tempesta ideologica per strada, di rivoluzione, di lotta e ideali. È tutto un trascinarsi e vivere in funzione del pensiero di altri.

Sono leggermente preoccupata!

Anni di manifestazioni, occupazioni, proteste ed è tutto spazzato via dagli influencer, dagli opinionisti, da chi ha sempre la risposta pronta per ogni quesito.

Voglio il silenzio. Mi serve come l’aria, e invece c’è sempre un brusio di fondo che m’innervosisce.

È proprio questa eredità sterile di concetti che vogliamo lasciare alle nuove generazioni?

“Mi piacciono le persone che dicono quello che pensano, e soprattutto mi piacciono le persone che fanno quello che dicono!” Mafalda

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35 pensieri su “Libero arbitrio

  1. col senno di poi, direi che gli influencer furoreggiavano anche negli anni della contestazione
    l’esercizio più difficile e profittevole rimane il mettere sotto giudizio critico ogni “propria” convinzione, ed l’assumersi la responsabilità delle conseguenze di ogni scelta
    Comunque sia, il politically correct è la pietra tombale del dialogo; parola che nell’etimo greco rende implicita la necessaria e positiva parte conflittuale

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  2. Il livello culturale attuale è ben rappresentato dalla importanza che rivestono gli influencers (e gli opinion makers) nel mondo attuale.
    Deleghiamo il nostro pensiero e le nostre abitudini agli altri, attendendo che ci segnino la via, che ci dicano chi votare, cosa comperare…
    Mala tempora currunt.

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  3. Esiste davvero il libero arbitrio? Io non credo: siamo noi stessi a influenzarci.

    Sul discorso influencer sì/no, io credo che sia frutto di tutte le rivoluzioni fatte in passato, anche se non era certo previsto o prevedibile.
    Il bello del futuro è che non v’è certezza… a parte l’aumento dell’etnropia dell’universo: quella è sicura! 😀

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  4. Liberarsi d’arbitrio… Che mi sono occupato l’occupabile in vita, a costo di calci nelle gengive. Che faccio il prof e non sopporto i miei alunni in “divisa”, che feci scuola con le ragazze in grembiule nero alle medie. Liberare è stato lungo e complicato, per imprigionare ci vuole poco se nessuno s’accorge d’essere prigioniero. Mi viene in mente una cosa di poesia e musica sul libero arbitrio.

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  5. ● Ti sembro una da influencer?? 😊
    ●Rivoluzione??? Where, when, who? Scusa ma in italiano neanche più le domande seguono la parola Rivoluzione.
    ●Libero arbitrio: pensiero stupendo, che nel mio orto con ortaggi e scheletri riesco a gestire.
    ●Brusio di sottofondo? Metto i tappi da piscina, quelli gommosi.
    ●E poi c’è il silenzio, quello serio che nutro come un fagiolo appena nato.
    E si la Mafalda dice una grande cosa, purtroppo però sento tanto parlare e poco fare.
    Uhmmmmm……l’amuleto della nonna?

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Scrivi una risposta a Alessandro Gianesini Cancella risposta