In generale, non sono amante delle biografie, e non mi piace leggerle, perché solitamente sono delle distorsioni bonarie della vita raccontata.
Le autobiografie non sono meglio, ma perlomeno il punto di vista della narrazione è in prima persona sembrando quasi un diario di memorie.
Ne ho lette due: la prima a quattordici anni ed era “l’autobiografia di Malcolm X” frutto di una serie di interviste con il giornalista Alex Haley coautore del libro, che scrisse l’epilogo dopo l’assassinio del leader dei diritti civili.
È stato un viaggio coinvolgente, sincero e realistico (era il 1965) attraverso quegli anni difficili e rabbiosi.
La seconda letta l’anno scorso scritta da Marina Abramović, “Attraversare i muri”.
Non conoscevo l’artista fino a qualche tempo fa, quando per caso ho visto in TV un vestito rosso, due sedie e un tavolo (poi tolto su richiesta dell’artista) al MoMa. Incuriosita ho guardato tutto il documentario intitolato “The artist is present” restando completamente incantata e affascinata da questa performance durata più di settecento ore.
Ho letto le 409 pagine in poco più di tre giorni senza smettere di pensare a lei, anche quando non leggevo, perché una donna così tenace non l’ho mai conosciuta.
È la storia della sua vita senza veli con errori, drammi e dolori, non omettendo nulla, le sue origini segnate dal regime comunista, le prime performance, l’unione e separazione con Ulay avvenuta ufficialmente percorrendo la Muraglia Cinese da parti opposte ritrovandosi a metà per dirsi addio.
Tristezza romantica…
Il titolo è il concetto unico e primario con cui ha vissuto tutta la sua vita, senza nessun limite fisico e psicologico.
Non vi svelerò nulla di questa opera, perché bisogna leggerla come ho fatto io, senza aspettative, lasciandosi travolgere dall’uragano Marina, pioniera dell’arte attribuita alle performance: si è tagliata, denudata e ha messo a dura prova il suo fisico in mille modi diversi sfidando morte e vita, ma se la mente è forte nessun limite può essere invalicabile.
“La mente è un organismo facilmente modificabile – in un battere di ciglia, può andare da qualunque parte. E tu devi sempre riportarla indietro. Pensi di essere nel presente e poi ti rendi conto che sei Dio sa dove – in mezzo alla foresta amazzonica, magari.”
Tratto da “Attraversare i muri”
non amo leggere né biografie né autobiografie. Di norma è solo un auto incensarsi di se stesso. Interessante è attraversare i muri. Lo terrò presente
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Ne vale la pena.
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prossimo acquisto
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Anch’io in genere non amo biografie/autobiografie, perché sono troppo spesso celebrative/autocelebrative.
Meglio quelle di personaggi meno noti con qualcosa davvero da raccontare, meno edulcorate e più “reali”.
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Questa è meravigliosa!🖤
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Ti credo
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🙏
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Dev’essere davvero affascinante, lo leggerò sicuramente. Grazie d3l suggerimento e buona serata 😉
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Grazie a te della fiducia. Buon proseguimento
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😉
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Ho letto l’autobiografia della Abramovich e ne confermo l’intensità di un’artista che non scinde se stessa dall’arte che esprime.
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Mi ha colpito veramente…🎩
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Lo leggerò!
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Innamorata follemente di lei, io!🖤
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La conosco….e sì è veramente unica
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Immaginavo…🖤😉
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🖤🖤
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