Ho iniziato a bere il tè in giovane età, per colazione e nei pomeriggi freddi, d’inverno.
Il supermercato aveva un’ampia scelta, ma non sono mai stata amante delle bustine: troppo polverose e poco sapore.
Più crescevo e più andavo alla ricerca di incroci strani, assaggiando qualsiasi cosa che trovavo iniziando a farmi un certo gusto personale.
Erboristerie, negozi di commercio equo solidale mi hanno spinto verso un mondo sconosciuto e fatto di tè, tisane di una qualità superiore, dei colori diversi, dei profumi inebrianti.
In media, durante una giornata consumo dall’ uno ai due litri di bevanda al giorno, tutti i giorni e in ogni stagione.
Ho trovato amiche che avevano la mia stessa passione di sperimentare e ci sono stati scambi intensi, degustazioni, recensioni.
È la mia coccola quotidiana, soprattutto quando scrivo, e posso con una placca usb (regalata da una mia cara amica) mantenere la temperatura della tazza costantemente calda.
Quando vado in giro ho la mia tazza di bambù da asporto che non mi abbandona mai.
Tè nero, bianco,rosso, verde…non sono razzista e bevo di tutto, l’importante che sia di qualità e che mi appaghi il palato.
Non posso farne a meno. La teina è come una droga…
Sicuramente la cerimonia del tè è un’altra cosa dalla mia consumazione, ma sono nata nella parte di mondo dove non è tradizione, però seguo religiosamente i minuti di infusione per gustarlo al meglio.
L’amore è l’amicizia non si chiedono come l’acqua, ma si offrono come il tè.