Niente di nuovo…

Immagine personale

Terminate le votazioni per le Europee avrei voluto scrivere…ma di cosa?

Non è stata una novità.

Siamo nella merda da decenni…siamo solo affondati di più.

È terrificante sapere di non avere scampo, di non potere decidere nulla, di guardare impassibili lo scempio causato da persone incompetenti sia politicamente che umanamente.

Non ho altro dire.

Quando mi sento in gabbia, quando non vedo soluzione nè futuro ascolto “Non siete stato voi” di Caparezza, per non perdere quel barlume di lucidità e speranza, per non perdere la mia identità, la mia idea inattuabile di uguaglianza e rispetto.

È un pezzo datato 2011 e nel video si vedono personaggi che non ci sono più al governo, altri che hanno cariche istituzionali molto prestigiose.

Terribile!

Erano gli anni delle grandi epurazioni in televisione di personaggi scomodi, perché dicevano la verità, gli anni del “Ce l’ho duro”, gli anni delle manifestazioni sedate a colpi di manganellate, delle missioni di pace.

Stavamo già male…cos’è cambiato?

Non siete Stato voi che parlate di libertà
Come si parla di una notte brava dentro i lupanari
Non siete Stato voi
Che trascinate la nazione dentro il buio ma vi divertite a fare i luminari
Non siete Stato voi
Che siete uomini di polso forse perché circondati da una manica di idioti
Non siete Stato voi
Che sventolate il tricolore come in curva e tanto basta per sentirvi patrioti
Non siete Stato voi
Nel il vostro parlamento di idolatri pronti a tutto per ricevere un’udienza
Non siete Stato voi
Che comprate voti con la propaganda ma non ne pagate mai la conseguenza
Non siete Stato voi
Che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi sperando che vi rinfranchi
Non siete Stato voi
Che risolvete il dramma dei disoccupati andando nei salotti a fare i saltimbanchi

Non siete Stato voi
Non siete Stato… voi
Non siete Stato voi
Non siete Stato… voi

Non siete Stato voi
Uomini boia con la divisa che ammazzate di percosse i detenuti
Non siete Stato voi
Con gli anfibi sulle facce disarmate prese a calci come sacchi di rifiuti
Non siete Stato voi
Che mandate i vostri figli al fronte come una carogna da una iena che la spolpa
Non siete Stato voi
Che rimboccate le bandiere sulle bare
Per addormentare ogni senso di colpa

Non siete Stato voi
Maledetti forcaioli impreparati sempre in cerca di un nemico per la lotta
Non siete Stato voi
Che brucereste come streghe gli immigrati salvo venerare quello nella grotta
Non siete Stato voi
Col busto del duce sugli scrittoi
E la costituzione sotto i piedi
Non siete Stato voi
Che meritereste d’essere estripati come la malerba dalle vostre sedi

Non siete Stato voi
Non siete Stato… voi
Non siete Stato voi
Non siete Stato… voi

Non siete Stato voi
Che brindate con il sangue di chi tenta di far luce sulle vostre vite oscure
Non siete Stato voi
Che vorreste dare voce a quotidiani di partito muti come sepolture

Non siete Stato voi
Che fate leggi su misura
Come un paio di mutande a seconda dei genitali
Non siete Stato voi
Che trattate chi vi critica
Come un randagio a cui tagliare le corde vocali
Non siete Stato voi
Servi, che avete noleggiato
Costumi da sovrani con soldi immeritati
Siete voi
Confratelli di una loggia che poggia
Sul valore dei privilegiati
Come voi
Che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio
E ciascuno di voi
Implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio

“Non sono stato io”
“Non sono stato io”
“Non sono stato io”
“Non sono stato io”

Esprimo un desiderio


Caparezza – Cacca nello spazio

Ci sono desideri realizzabili…magari potesse succedere realmente!

Questo pezzo ha un certo sapore demenziale, una musichetta orecchiabile, ma sono sempre le parole a giocare il ruolo determinante.

Sarebbe bello liberarci di persone orrende e devastanti per tutto ciò che stanno distruggendo: politici, ricconi, dittatori e brutte persone…

Chissà se rimarrà solo un desiderio inespresso.

Vi lascio il testo, come sempre, per capire quanto ci sia di polemico, di protesta e di ribellione.

Hanno inaugurato lo spazioporto
La folla col fiato corto s’incolla
All’asfalto come un gatto morto
Guarda fisso lo shuttle
Lucido di smalto bianco
Col naso puntato in alto accanto
Alla rampa di lancio
Arriva il sindaco nel cielo
Indaco del crepuscolo rosso di lambrusco
Parla e non si becca un fischio
Tutti applaudono quando notano che
È pronto il varo con una
Bottiglia gran cuvée Laurent Perrier

Tutta la ciurma vestita di gala si incanala
Sfila per la strada che pare
La prima della Scala
Lo spazio non è il suo ramo ma
Vi si aggrappa come un koala
Tipi snob che avrei affogato
Come cioccolato nel marsala
Autorità di Lions e Rotary
Prendono posto nel Discovery
Ma è pagato dallo Stato quel pieno
Questo è osceno, non Madame Bovary
Sulla Terra è guerra tra poveri
Non c’è posto se ti ricoveri
Tre, due, uno, contatto
Parte lo shuttle con tanto d’autografi
Three, two, one contact!

Con uno shuttle stiamo mandando
Cacca nello spazio
Meglio così, staremo più larghi
Cacca nello spazio
Extraterrestri è in arrivo cacca nello spazio
Voi siete artisti, fate i cerchi nel grano
Noi cacca nello spazio cacca nello spazio

C’è un uomo di mezza età con la sua metà
Che ne ha meno della sua metà
Un amore acerbo
Colto certo nella disco a Porto Cervo
Il prelato ha pronto il verbo
Del creato è molto esperto
Dall’abitacolo caccia il diavolo ma
Ne maneggia lo sterco
Il giovane cantante rap è già nella fase REM
Sogna lo star system
Video space per la top ten
Il business man punta su Giove
Per le fabbriche nuove
Vuole fare il pieno di lavoro alieno
Da pagare meno che altrove
Il generale non ha più il fisico
È bianco e tisico
Avrebbe goduto più col Futurisiko
Uomini di stampo politico poggiano
I loro culi regi sulle poltrone con i fregi
Soliti i loro privilegi
Da lassù la terra pare una
Boccia del peso di un’oncia
Ricoperta d’acqua
Ma dalla doccia non cade una goccia
C’è chi si piglia tutto lo spazio
E chi lo piglia in saccoccia
In piedi come pendolari sui treni Bari-Foggia
Però sono contento perché

Con uno shuttle stiamo mandando
Cacca nello spazio
Meglio così, staremo più larghi
Cacca nello spazio
Extraterrestri è in arrivo cacca nello spazio
Voi siete artisti, fate i cerchi nel grano
Noi cacca nello spazio cacca nello spazio
Con uno shuttle stiamo mandando
Cacca nello spazio
Non intasiamo le fognature
Cacca nello spazio
Extraterrestri, cacchi vostri
Cacchi nello spazio
Altro che incontri ravvicinati
Cacca nello spazio

Ciao Caparezza, sono Ilaria non ci crederai
Ma ti sto chiamando
Dallo spazio! Ho saputo che
Lavori al circo niente
Volevo sapere come va ciao

Non siete Stato voi – Caparezza

Dedicate 4 minuti e 42 secondi a questo pezzo. Ogni volta che lo sento mi si contorce lo stomaco per tutte le verità citate, per la rabbia provata.

Caparezza può piacere, perché i concerti sono veri e propri show, può divertire, perché è un cazzaro, ma in ogni suo pezzo c’è l’assoluta consapevolezza di dove stiamo andando e di quanto sia tutto così effimero, tenebroso…vomitevole.

P.S. La parola “Stato” è volutamente maiuscola.