Etichettati come i barattoli nella credenza

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Durante la nostra vita veniamo continuamente etichettati e fatti rientrare in una casistica, una colonna o una percentuale per un’enormità di cose: come ci vestiamo, cosa mangiamo, come dormiamo, dove andiamo in vacanza ed è tutto ad uso e consumo di chi ci vende qualsiasi cosa.

Solo sopra i sentimenti non si deve mettere un’etichetta…non è ammissibile ed è disgustoso.

Non sono una grande ammiratrice dei social network: uso instagram a volte, ma il resto non mi interessa: troppi tuttologi, esperti dell’ultima ora e filosofi da quattro soldi.

Ho scelto WordPress come mio rifugio dalle brutture proprio perché qui, c’è un’aria diversa, un rispetto per le persone che amano scrivere e scrivere della loro vita senza il timore di essere aggrediti o peggio denigrati.

Per la mia esperienza di vita vissuta intensamente, non ho quasi mai cercato di giudicare senza conoscere a fondo sia la persona che la problematica nascosta tra le righe scritte.

La fatica nello riuscire ad esternare il dolore sotto ogni forma possibile è per me un atto di coraggio estremo, non è un ledere la propria dignità, ma solamente avere la forza di condividere il proprio malessere.

Che si chiami depressione, cancro, morte di una persona cara, ansia, traumi infantili, autolesionismo, paura di morire o di vivere è il MIO DOLORE e come tale DEVE essere rispettato da tutti senza necessariamente avere una targhetta.

Non ci serve sentire ciò che sentenziate senza pudore, sporcando le pagine di aggettivi dispregiativi che risuonano nella bocca di chi li pronuncia con disprezzo e crepano il cuore di chi li subisce.

Sono rimasta a pensare, la scorsa notte, alla coda di un post che ho letto due sere fa, e a come si possa sparare a zero sulla Croce Rossa.

Sì, perché quando non si ha cura delle parole che si usano, quando non si ha nessuna remora a ferire persone indifese solamente perché nel loro blog si fanno forza a colpi di righe scritte con lacrime e dolore, penso che questi inquisitori di sentimenti debbano chiedere scusa e ritirarsi in silenzio.

Le etichette mettetevele voi, magari appese al collo. Cosa potremmo scrivere sopra quella etichetta? Insensibile, vergognoso, narcisista?

Aggiungo solo una cosa: un abbraccio forte a chi tutti i giorni si alza e lotta per arrivare a sera e potersi svegliare il giorno dopo, ai guerrieri che raccontando la loro esperienza qui, nel condominio di W.P. hanno aiutato altre persone ad aprirsi, a raccontare, a sentirsi meglio.

Avete la mia stima…sempre!🖤

37 pensieri su “Etichettati come i barattoli nella credenza

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  3. credo che il rispetto verso gli altri sia la molla che ci fa leggere ed eventualmente commentare. Rispetto e silenzio, quando serve. Questo vale non solo sul web ma anche nella vita di tutti i giorni.
    Un post sensato e intelligente è quello che hai scritto.
    Un sorriso

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  4. Low grazie di vero cuore 🖤 per le tue parole….
    vorrei dire che non è vero che a casa 🏡 propria si può scrivere tutto, se ne ha il diritto, se quello che scriviamo ferisce e lede la dignità delle persone.
    Si può provare ed esprimere dolore dignitosamente, ad ogni modo che ce ne facciamo di tante parole messe in fila, se poi massacriamo a destra e a manca? Personalmente credo che non sia forte chi non cade mai, ma chi, dopo ogni caduta, trova sempre la forza per rialzarsi. Una frase di Jim Morrison. Chi ha provato dolore non lo infligge agli altri.
    Perdonami se mi sono dilungata, ma il tuo post è così bello che meritava parole di ringraziamento e di stima! 🖤
    Grazie davvero!!!!
    Valy

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  5. È troppo facile “giudicare” senza conoscere la storia di una persona, non si dovrebbe fare mai né verbalmente e tanto meno per iscritto, nella vita al di là e al di sopra di tutto, bisognerebbe imparare il rispetto e utilizzarlo a maggior ragione quando si ha o potrebbe avere a che fare con persone di categorie diciamo più deboli e sempre soprattutto quando trattasi come affermi tu, di sentimenti e stati d’animo dettati da situazioni tanto più se a noi sono sconosciute. Un post più che mai ammirevoke cara Low e mi associo al rispetto di cui parli nella chiusa. Buona giornata e un abbraccio per come sei carissima Low 🥰

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  6. Purtroppo anche nei blog compaiono a volte persone che non hanno di meglio da fare che scrivere “contro” qualcuno, dimostrando non solo insensibilità, ma vera e propria ignoranza.
    Che fare?
    Io lo dico sempre: ignorarli.
    E poi bloccarli (lo si può fare da “impostazioni > discussione > commenti respinti”).

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