Beetlejuice, Beetlejuice,…🤐🤫

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Chi di voi non ha visto “Beetlejuice: spiritello porcello”? Un film diretto da Tim Burton nel lontano 1988.

Beetlejuice è un non morto inaffidabile, volgare e pervertito che di professione fa il “bio-esorcista”, ovvero il contrario del classico esorcista: si sbarazza degli umani con l’uso di scherzi crudeli per dare pace agli altri spiriti.

Era sufficiente nominarlo tre volte e lui compariva provocando danni e caos.

Vorrei richiamare all’attenzione questa pratica di pronunciare un nome, che solitamente corrisponde ad una persona con cui abbiamo interrotto i rapporti per svariati motivi a causa di una rottura  cacciandola fuori dalla nostra vita anche in malo modo, e che all’improvviso ritorna.

A volte, sembra che parlandone anche con una certa rabbia per il rapporto andato male, per il tradimento subìto, a distanza di giorni o magari di ore si materializza in qualche maniera.

Un fantasma del passato che si riaffaccia.

Come nel film, bisognerebbe evitare di fare nomi del passato, perché se li abbiamo relegati nella nostra cantina buia un motivo c’è, ma ogni tanto risale la nostargia e si torna lì col pensiero, come se il tempo affievolisse il dolore provato.

Non è così, almeno per me: quando arrivo a chiudere un rapporto non c’è possibilità di ripresa.

Nessuno potrà ferirmi ancora…non più.

Quindi, pensate bene prima di nominare qualcuno che non avete piacere di risentire e mai per tre volte…

…potrebbe ricomparire!

Colle der fomento – Nostargia

25 pensieri su “Beetlejuice, Beetlejuice,…🤐🤫”

  4. Nominare non nomino, ma sogno. Un paio di settimane fa ho sognato una vecchia amica di infanzia dalla quale, per varie ragioni, mi sono allontanata durante l’adolescenza. Un paio di giorni dopo apro Facebook e trovo un suo messaggio in cui dice anche lei di avermi sognata. Non sono interessata a riallacciare i rapporti, abbiamo fatto scelte di vita troppo diverse, ma per gentilezza dopo un altro paio di giorni le ho risposto. Direi che sia finita così, con un scambio di battute. L’ho interpretato con la necessità di tagliare il filo…

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  6. Non mi è mai capitato che, a livello sentimentale, tornasse nei miei paraggi qualche vecchia fiamma.

    Diciamo che ci sono comunque persone che spero di non incontrare più e che se ricomparissero – anche per pura casualità – mi darebbero fastidio.

    Ma non ho nemici da evitare, e nemmeno desideri particolari di persone che vorrei rivedere.

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      • Guarda Simona.
        Anch’io ho una persona in particolare che cerco di evitare in tutti i modi. Per fortuna abita lontano da casa mia, ma mi tempesta di messaggi di ogni tipo, che io devo sistematicamente bloccare. Abbastanza noioso, in effetti.

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      • Gliel’ho detto in mille modi.
        Si tratta di un ex-amico che si è dimostrato il classico “negazionista” su tutto, crede anche alla terra piatta, per capirci. E ha mille idee di questo tipo, diventando arrogante anche nei miei confronti.
        Per cui l’ho messo in black list ovunque, ma ha avuto il coraggio non solo di chiamarmi con altri telefoni, ma anche di chiamare mio padre per fare una delle sue solite prediche. Mi ha mandato un messaggio stupido anche qualche giorno fa, con un altro cellulare ancora (ma quanti numeri ha?). Ha superato ogni limite.

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  7. Non l’ho mai visto ma lo trovo singolare e curioso. Quanto alla vita reale, ci sono persone che arrivano altre se ne sono andate, alcune le evito volontariamente, non abbiamo il pieno controllo delle nostre compagnie. In ogni caso non trattengo nessuno, la mia vita ha senso a prescindere dalle persone che mi stanno intorno, il perdono è sempre condizionato, se non ho fiducia in una persona non la frequento.

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